sabato 30 settembre 2017

Piccole idee... 2 come sorridere con le foto delle macchinette

https://thediyplaybook.com/2017/05/decorate-photo-booth-strips.html



Se uno di noi va in un luogo in cui ci sia una cabina fotografica, probabilmente ci entriamo pronti a sorridere e a dire "cheese!"

 le cabine fotografiche sono ovunque!
E tutti noi siamo prontissimi a farci scattare qualche istantanea  buffa  ?!






Vi incoraggiamo ad esporle  in modo da poter portare un sorriso sul tuo volto, ogni singolo giorno, nel rivederle.





E' bello per avere "fisicamente" stampe di ricordi speciali, anziché solo memorizzare quei momenti sul  cellulare.
Vi incoraggiamo ad esporle  in modo da poter portare un sorriso sul tuo volto, ogni singolo giorno, nel rivederle.



https://thediyplaybook.com/2017/05/decorate-dining-table-everyday.html

Agevolazioni Prima casa

Anche se i requisiti per poter usufruire delle agevolazioni prima casa sono pochi e ben distinti, sembra che ci sia molta confusione su questo argomento .
 Il comma 55 dell’articolo 1 della L. n. 208/2015 (c.d. “Legge di Stabilità 2016”) ha apportato notevoli novità su questo argomento, in vigore dal 01 gennaio 2016 ed è il caso di aggiornare le informazioni .
L’applicazione del beneficio fiscale prima casa comporta l’applicazione dell’imposta di registro in misura ridotta del 2% anziché del 9%, dell’IVA del 4% anziché del 10%(in caso di acquisto di casa in costruzione)  e le imposte ipotecaria e catastale in misura fissa di 200 euro anziché del 2% e dell’1% del valore catastale.
La novità principale è che a decorrere dal 1° gennaio 2016 chi ha già acquistato un immobile abitativo usufruendo dell’agevolazione “prima casa” può acquistare, sia a titolo oneroso che gratuito (successione o donazione), un ulteriore immobile abitativo, usufruendo anche sul secondo acquisto  dell’agevolazione fiscale prevista per la “prima casa”. L’unica condizione per beneficiare del risparmio fiscale sopra descritto consiste nel vendere il “primo” immobile agevolato entro un anno dal secondo acquisto.  Precedentemente si era obbligati prima a vendere e solo successivamente ad acquistare la nuova prima casa.
La novità è applicabile anche in caso di acquisti della prima casa per successione o donazione. Infatti, è previsto un beneficio prima casa, sempre in presenza di tutti i requisiti e di tutte le condizioni, anche per questi acquisti. In questo caso, l’agevolazione è un’applicazione delle imposte ipotecarie e catastali nella misura di 200 euro ciascuna.
cambio casa
È bene evidenziare le parole “chi ha già acquistato“: nell’ipotesi in cui il compratore possieda un’abitazione acquistata senza l’agevolazione “prima casa” posta nel medesimo territorio del Comune in cui insiste il secondo immobile da acquistare, non vi sarà possibilità di utilizzare la nuova agevolazione “prima casa” su tale seconda compravendita, anche se si realizza l’alienazione del primo immobile entro un anno dal nuovo acquisto agevolato. Se ci si trova in questa condizione si può compiere un nuovo acquisto agevolato solo a condizione che la casa già di proprietà sia venduta prima del nuovo acquisto agevolato.
Infatti, la Legge di Stabilità 2016 presuppone che l’acquisto del secondo immobile sia agevolabile solo a fronte di un precedente acquisto di immobile effettuato usufruendo dell’agevolazione prima casa.
C’è poi il punto relativo al credito d’imposta. Chi vende e riacquista una prima casa ha diritto a un cosiddetto credito d’imposta: può scomputare dall’imposta da pagare per la nuova casa quella che ha già pagato per l’ acquisto della casa precedente. Qui c’è una difficoltà interpretativa. La formulazione letterale della norma sul credito d’imposta dice che spetta a chi alieni un’abitazione acquistata con le agevolazioni e ne acquisti un’altra entro l’anno. Quindi la norma sul credito d’imposta presuppone la sequenza alienazione/riacquisto, che fino al 31 dicembre 2015 era l’unica possibile per usufruire delle agevolazioni.  Ma la prassi che si è già consolidata prevede che basti l’impegno sull’atto di acquisto a rivendere la casa già posseduta entro un anno per avere il credito di imposta.

I requisiti

requisiti agevolazione prima casa
Chi chiede di usufruire dell’agevolazione prima casa deve rispettare i seguenti requisiti.
– La casa non deve essere considerata di lusso,ossia essere iscritta nelle categorie catastali A01  – A08 – A09;
– la residenza anagrafica nel comune dove si acquista l’immobile agevolato o l’impegno a trasferirvi la residenza entro 18 mesi dall’acquisto;
– non possedere, neppure in comunione con il coniuge, altre abitazioni nello stesso comune, a prescindere da come queste abitazioni siano state acquisite. Le agevolazioni prima casa non spettano nel caso in cui si è titolari assieme al coniuge in regime di comunione dei beni di un diritto reale di godimento (proprietà, usufrutto) di un’abitazione.
– non possedere altre abitazioni su tutto il territorio nazionale acquistate con le agevolazioni prima casa o impegnarsi a rivenderle entro un anno.

Non sono riuscito a vendere entro un anno

Il mancato trasferimento entro l’anno dell’immobile preposseduto e acquistato con le agevolazioni prima casa e/o il mancato trasferimento di residenza entro i 18 mesi comportano la decadenza dell’agevolazione, cioè l’amministrazione finanziaria recupera la differenza di imposta nella misura ordinaria (il 9% per l’imposta di registro) ed applica una sanzione nella misura del 30% di tale importo.
Tuttavia per non incorrere nelle sanzioni prima della scadenza del termine annuale, si può presentare una apposita istanza e chiedere di versare la differenza tra l’imposta ordinaria e l’imposta agevolata (oltre agli interessi), evitando con così il pagamento della sanzione.
Dopo la scadenza del termine annuale, e prima che l’amministrazione finanziaria contesti la mancanza dei requisiti,  il contribuente può approfittare del ravvedimento operoso: può ravvedersi ed autonomamente pagare la differenza tra l’imposta agevolata e l’imposta ordinaria, gli interessi legali e la sanzione in misura molto ridotta, dipendente dal tempo del ravvedimento.
 
 
 
 
 
 

giovedì 28 settembre 2017

Piccole idee... 1


• 8, 12 o 16oz. vasi in vetro (tipo conserva...)
• Morsetti per tubi flessibili (trovati nella sezione idraulica di qualsiasi negozio di casa o in linea)
• Legno (la mia tavoletta è di circa 60 cm per 18  e la trovai nel reparto legname del fai da te)
• Color legno















Per appenderlo, ho solo inchiodato 2 ganci tipo quelli fotografati sul retro del legno.
questo organizzatore a barattoli funzionerebbe bene in molti angolini della mia casa!
 Forse nella tua cucina per coltelli, forchette e cucchiai? Forse in una stanza d'arte per tenere matite, forbici e colla? Le possibilità sono veramente infinite.

 
Questo stesso "organizzatore" di  barattoli potrebbe  anche  aggiungere una  certa  serenità alla tua cucina,  patio o balcone di casa



 
 
 
Video – How to Create a Mason Jar Organizer

lunedì 25 settembre 2017

Vestitini nuovi per i Divani Ikea



Bemz è una Società scandinava di Creazioni tessili che vi permette di dare nuova vita ai vostri imbottiti IKEA, personalizzandoli.
Offre rivestimenti anche per vecchi modelli, permettendo così di rinnovare casa senza dover eliminare il divano o le poltrone.
Si possono far confezionare anche tende e testate dei letti, o acquistare tessuti a metri...
Venduti online, e spediti in 42 paesi permettono di accontentare il desiderio di cambiare che spesso ci accompagna.
Bemz è così certa della bontà dei suoi prodotti da dare una garanzia di 3 anni!

https://bemz.com/fr/

domenica 24 settembre 2017

Imbarazzo della scelta...

Un appartamento si libererà a breve.
Il proprietario mi chiede di iniziare a pubblicizzarlo
Lo vedono in pochi giorni 6 coppie.
Per due non è la casa desiderata, ne restano 4.
Tutti la rivedono.
Tutti inviano documentazione relativa al reddito.
Adesso abbiamo:
A - genitori con tre bambini... sono i candidati che fanno più dubitare... tre ragazzini insieme in una sola Camera...

B - coppia di ragazzi che ora vivono a Castellaro, entrambi la lavoratori a tempo indeterminato,

C - un giovane Signore che lavora in una banca locale

D - coppia con ragazza che sono tornati a prendere anche le misure....

Tutti mi mandano messaggi quotidiani o quasi per sapere se sono "i prescelti"...
Ieri uno è anche venuto in ufficio per darmi caparra....



Sig. A. P...... scegli, ti prego!

Ed ora mi servono altri tre trilocali con le stesse caratteristiche....

venerdì 22 settembre 2017

Rent to buy, la guida completa da Notariato.it

immagine da Biblus.net

Sul sito di Notariato.it troviamo una esauriente presentazione del contratto denominato "Rent to Buy" cioè affitto propedeutico all'acquisto:


1. Cos’è il contratto di rent to buy?
È un nuovo tipo di contratto in cui si fondono un contratto di locazione e un preliminare di vendita di un immobile. Significa che il proprietario consegna fin da subito l’immobile al conduttore-futuro acquirente, il quale paga il canone; dopo un certo periodo di tempo il conduttore può decidere se acquistare il bene, detraendo dal prezzo una parte dei canoni pagati.
Esempio: Si consideri la vendita di un appartamento per il prezzo di 100.000 euro. Il canone mensile è convenuto in 1.000 euro mensili. Una parte di questo prezzo, ad esempio 500 euro, viene dato per il godimento del bene, come se fosse un normale affitto. E questa parte si "perde", proprio come in una normale locazione. Il residuo, cioè i 500 euro mancanti, si imputano al prezzo (cioè sono come un acconto sul prezzo di vendita), per cui hanno come effetto quello di ridurre il prezzo finale di vendita. Se dopo 5 anni il conduttore deciderà di acquistare il bene non dovrà pagare 100.000 euro, ma 70.000 euro, perché 30.000 sono già stati pagati con parte dei canoni.
vi invito a leggere tutto l'articolo:
http://www.notariato.it/sites/default/files/1_DECALOGO_rent%20to%20buy.pdf

mercoledì 20 settembre 2017

Dare Esclusiva... Limite o Vantaggio?

 

PERCHE’ L’ESCLUSIVA


ESCLUSIVA sì ESCLUSIVA no…
Affidare la vendita generica a più agenzie dà l’ILLUSIONE di avere più opportunità per vendere.
Gli Agenti immobiliari che lavorano NON IN ESCLUSIVA vedono negli immobili che hanno in vendita solo un’opportunità di lavoro con clienti acquirenti.
Gli Agenti immobiliari che lavorano in ESCLUSIVA valorizzano, creano visite, tengono il prezzo, fanno l’interesse del venditore e riescono a vendere più in fretta, non tralasciando la cura e la dedizione per tutta la compravendita per entrambe le parti.
Se nessuna agenzia ha l’esclusiva della vendita, ciascuna avrà dei margini per fare il suo prezzo illudendo il proprietario e confondendo gli acquirenti.
L’esclusiva è lo strumento grazie al quale si ha un unico referente verso il resto del mondo: il mercato, gli acquirenti e tutti gli altri agenti immobiliari.

giovedì 14 settembre 2017

Millenial: il 96% desidera investire in una casa


I giovani oggi affittano appartamenti in condivisione per non essere vincolati a un luogo fisso, ma quando pensano al futuro si immaginano di vivere in una casa di proprietà. È quanto emerge dalle 2500 risposte degli studenti universitari intervistati da Uniplaces.

Per una generazione abituata a viaggiare e pronta a trasferirsi in un’altra città per cogliere potenziali opportunità lavorative, l’affitto risulta nell’immediato la soluzione più pratica. Il 35% evidenzia che vivere in affitto inoltre consente a un giovane di abitare in zone centrali della città che sarebbero altrimenti inavvicinabili. Per gli studenti, un altro dei vantaggi dato dalla locazione è la possibilità di condividere l’esperienza con altre persone: il 78% dichiara infatti di essere felice di avere più coinquilini.

Se viene presa in considerazione la dimensione temporale, lo scenario cambia radicalmente. L’affitto in condivisione, visto come la scelta perfetta per studenti e giovani lavoratori, non è considerato una soluzione a lungo termine: il 79% degli intervistati prevede infatti di trovare una sistemazione diversa entro i 30 anni. Raggiunta quell’età, anche i Millennial ambiscono a trovare una maggiore stabilità che si traduce nel desiderio di comprare casa. Solo il 4% dichiara di non essere interessato ad avere una casa di proprietà.

Il 17% degli intervistati spera di riuscire a permettersi l’acquisto entro i 30 anni, mentre il 47% crede di poterlo fare tra i 31 e i 35 anni. Secondo il 31% il momento dell’acquisto non arriverà prima dei 36 anni.

I Millennial considerano il mattone un buon investimento per i propri risparmi (32%) e sono convinti che, nel lungo periodo, comprare casa si rivelerà più economico che affittare (32%). La maggioranza degli intervistati punta a finanziare l’acquisto con un mutuo (79%): il 16% si aspetta di poterlo estinguere in meno di 10 anni, il 25% pensa che ne serviranno fino a 15, mentre il 21% fissa il proprio orizzonte temporale a 20 anni. Il 32% crede invece che occorrerà ancora più tempo. Il canone mensile che i giovani si aspettano di dover pagare per il mutuo va dai 300 ai 400 euro secondo il 25% degli intervistati, mentre un altro 25% alza la stima a 500 euro. Il 31% prevede invece che la cifra sarà più alta.

Giampiero Marinò, country manager di Uniplaces per l’Italia: “Spesso si tende a credere che i ragazzi di oggi abbiano priorità totalmente diverse rispetto al passato, che siano concentrati sul presente e non si preoccupino a sufficienza di costruirsi un futuro stabile e solido. In realtà non è affatto così: come si può pensare che la generazione più istruita di sempre sia anche la più sprovveduta? Il fatto è che i Millennial non si fanno troppe illusioni: sanno che ci vorrà tempo per trovare un buon impiego e raggiungere la sicurezza economica. Però sono determinati a riuscirci, e l’intenzione pressoché universale a comprare casa è un forte segnale in questo senso. Certo è che un percorso tanto lungo deve per lo meno essere piacevole e stimolante: da qui la voglia di sfruttare al meglio gli anni dell’università e dell’ingresso del mondo nel lavoro, godendosi la libertà di spostarsi il più possibile e condividendo le proprie esperienze con coinquilini che, spesso e volentieri, diventano una seconda famiglia”.
http://www.monitorimmobiliare.it/millennial-il-96-desidera-investire-nel-mattone_2017914140

martedì 12 settembre 2017

Sfogo su Fb. Un amico scrive....

Copio qui il post scritto ieri da un amico che sta cercando un appartamento in affitto per un anno a Sanremo:

"L'incredibile di Sanremo, reale.

Vivo in una città dove ci sono più agenzie Immobiliari che residenti..una città, dove le seconde case, sono più delle case di residenza..ma se richiedi un appartamento in affitto ammobiliato "decente"...entri nel panico assoluto.

Non esistono !!!"

Quello che mi colpisce è il consenso unanime che si legge nei commenti...

E questo mi porta a chiedermi se non sia un po' anche responsabilità nostra. Se tutti noi agenti del settore ci schierassimo uniti a chiedere maggior "decenza" nelle case proposte in locazione forse offriremo un servizio migliore sia a chi cerca sia a chi offre casa.
Non si chiede il lusso ...ma la dignitosa consapevolezza che una casa che si presenta male porterà ad essere trattata di conseguenza.

sabato 9 settembre 2017

A domanda... risposta.


Se avete dubbi o incertezze, provate a domandare.....

Locazione e affitto...Non sono la stessa cosa!



La locazione non deve essere confusa con l’affitto, anche se spesso così viene erroneamente chiamata. L’affitto infatti ha come oggetto un bene mobile o immobile produttivo (come ad esempio un terreno coltivato, o un'azienda).

venerdì 8 settembre 2017

Stile marinaro


Case al mare – come arredarle in stile marinaro (senza spendere una fortuna)



Non importa quanto grande sia la casa al mare: lo stile marinaro è un richiamo irresistibile! Come sempre con le case vacanze,  è importante pensare allo stile ma anche alla praticità e al fatto che, fatti salvi pochi fortunati, la casa al mare resterà chiusa per mesi all’anno . Ecco qualche piccolo suggerimento per arredare la casa la mare  in stile perfetto stile marinaro .

1)      Puntare sui tessili.

Lenzuola, cuscini, tende nei toni del bianco e blu, magari con belle fantasie, dei graziosi quadretti vichy o le classiche righe e mobili bianchissimi: vi sembrerà di essere in pieno Mediterraneo. Per replicare le bellissime camere da letto di cui sotto (il terzo set da letto è in vendita su Amazon.it)  bastano dei semplici mobili bianchi (anche Ikea ne fa) e poi sbizzarritevi con le stoffe! Evitate testate imbottite: prenderebbero tanta polvere e sono complesse da lavare.


 
 
1)      Le stampe
Alle volte non si pensa a stampe e quadri per la casa al mare come aspetti importanti, ma bastano dei quadretti semplicissimi per dare il giusto tono anche a stanze semplici o con mobili non nuovissimi e non dovete neppure spendere cifre folli! Potete stampare alcune vostre foto del mare, oppure comprarle e stamparle – su Etsy ce ne sono alcune bellissime di MS design art  sotto i 5 dollari (prima foto). Altrimenti l’immancabile IKEA viene in nostro aiuto con stampe di tutti i tipi e dimensioni: a me personalmente piace molto PJÄTTERYD (120x 56, a 29.99€), che può funzionare molto bene anche sopra il letto per dare tono alla stanza! (seconda foto)

Cedolare secca al 10% per affitti brevi



Cedolare secca 10% affitti brevi dal 2017. A chiarire che è possibile applicare l’imposta sostitutiva anche ai contratti transitori è stata l’Agenzia delle Entratedurante Telefisco 2017.
La possibilità di applicare cedolare secca 10% si estende anche agli affitti brevi, ovvero i contratti transitori di durata tra 1 e 18 mesi e immaginiamo che, a partire dal 2017, saranno in molti i proprietari di immobili in affitto ad usufruire della possibilità di beneficiare dell’aliquota applicata ai contratti a canone concordato, potendo contare in un risparmio sicuro.
 cerchiamo di definire, alla luce delle ultime novità, in quali casi è possibile applicare cedolare secca 10% su contratti d’affitto breve a canone concordato e quali sono i requisiti per beneficiare della riduzione dell’aliquota fiscale. 
anche per contratti di natura transitoria, ovvero gli affitti brevi 
I contratti di locazione a uso transitoriodisciplinati dalla legge n. 431 del 1998. per i quali sarà possibile applicare l’imposta sostitutiva al 10% sono i contratti di locazione abitativa utilizzati per esigente temporanee e non turistiche, dalla durata tra l’1 e i 18 mesi, per immobili situati in capoluoghi di provincia e nelle aree metropolitane, dove le parti non possono applicare il canone di mercato.
Parallelamente all’applicazione della cedolare secca 10%, anche negli immobili oggetto di affitti previ si estende la possibilità di beneficiare della riduzione del 25% Imu e Tasi introdotta con la Legge di Stabilità 2016.

Cedolare secca 10% affitti brevi dal 2017. Il risparmio stimato

Quanto si risparmia con la cedolare secca? Sebbene abbiamo sempre sostenuto che nel caso di cedolare secca 21% è bene farsi assistere da un consulente fiscale per quantificare l’importo del risparmio, è certo che la tassazione sostitutiva al 10% è un risparmio assicurato.
Se, per un contratto d’affitto breve a canone concordato fissato in 600 euro, dalla durata di 8 mesi, con la cedolare secca al 21% si pagherebbe 1.008 € di imposta, lo stesso canone, con cedolare secca al 10% comporterebbe un carico fiscale di 480 €, con un risparmio di 520 €.
Un risparmio notevole al quale, con la possibilità di beneficiare della cedolare secca 10% per tutto il 2017, potranno attingere i proprietari di oltre 207 mila immobili affittati, secondo i dati Omi, con contratto transitorio.
 




venerdì 1 settembre 2017

PRIMO SETTEMBRE - Nuovo mese nuova sede!

E da oggi potrete trovarci  a Sanremo in Corso Cavallotti 86
 

 
Agenzia HoM& , corso Cavallotti 86 , tel 0039 3240746434 - 0184660970 
Orari apertura: Lun-Ven.9.00-12.30/15.30-19.30;Sab 9.30/12.30; disponibili anche Sabato pomeriggio e Domenica su appuntamento
 

Cos'è l A.P.E.?

Cos’e l’A.P.E.?

 
.Fac-simile di APE
 
l' A.P.E. (prima delle modifiche del decreto 63/2013 veniva chiamato A.C.E.) è il documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un abitazione o di un appartamento. E' uno strumento di controllo che sintetizza con una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) le prestazioni energetiche degli edifici. Al momento dell' acquisto o della locazione di un immobile, oltre ad essere obbligatorio, è utile per informare sul consumo energetico e chiarire sul reale valore degli edifici ad alto risparmio energetico. L' Attestato di Prestazione Energetica (APE) non va confuso con l' Attestato di Qualificazione Energetica (AQE).

Quando va fatta la certificazione?

 L'APE va realizzato dal 1° Luglio 2009 in caso di compravendita di immobili e dal 1° Luglio 2010 in caso di locazione. Dal Gennaio 2012 negli annunci innobiliari vanno inseriti gli indici di prestazione energetica (valore in kwh/mq anno). Inoltre l'APE è tra i documenti utili ad ottenere il certificato di agibilità di un edificio.
Con la Legge 90/2013 è stato ulteriormente chiarito quando bisogna redigere l'Attestato, approfondisci su questa pagina tutti i casi in cui è obbligatorio fare l'attestato energetico
La validità di un APE è, nella maggior parte dei casi, 10 anni

Chi redige l'APE?

L'APE viene redatto da un "soggetto accreditato" chiamato certificatore energetico che ha competenze specifiche in materia di efficienza energetica applicata agli edifici. La formazione, la supervisione e l'accreditamento dei professionisti viene gestita dalle Regioni con apposite leggi locali. Circa la metà delle Regioni italiane ancora non hanno adottato delle normative proprie, in questo caso la legge vigente è quella nazionale (D.Lgs. 192/05)
Il certificatore energetico è solitamente un tecnico abilitato alla progettazione di edifici ed impianti come l'architetto, l'ingegnere ed il geometra. Il certificatore può essere considerata una nuova professione, vedi come diventare certificatore energetico
Il certificatore ha delle responsabilità civili e penali molto importanti

Come viene redatto?

Con l'ausilio di specifici software viene effettuata una analisi energetica dell'immobile, valutate le caratteristiche delle murature e degli infissi, le caratteristiche geometriche dell'immobile, la produzione di acqua calda, il raffrescamento ed il riscaldamento degli ambienti, il tipo di impianto, eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile. In seguito il Certificatore elabora i calcoli, compila il documento e rilascia la targa energetica che sintetizza le caratteristiche energetiche dell'immobile. L' APE va conservato con il libretto della caldaia e consegnato al nuovo proprietario o al locatario
Il sopralluogo nell'immobile è obbligatorio

Quanto costa un APE?

Il costo di un certificato, come per altri servizi professionali, non è soggetto a tariffazione minima. Il prezzo di una certificazione energetica per un appartamento varia in media tra i 150€ ed i 250€ a seconda della città e delle caratteristiche dell'unità immobiliare. Per immobili diversi dagli appartamenti come ville, case a schiera, negozi, uffici, etc il costo è più alto
I consigli per ottenere un buon servizio (ed evitare truffe) ad un costo onesto sono:
  • Chiedere più preventivi valutando l'affidabilità del certificatore
  • Assicurarsi che nel preventivo siano compresi IVA, costi di spedizione, spese ed altri costi aggiuntivi
  • Diffidare da prezzi eccessivamente bassi
  • Diffidare da coloro che non effettuano il sopralluogo obbligatorio
  • Diffidare da intermedari che propongono un proprio tecnico ad un prezzo eccessivo

Perché fare il certificato energetico?

L'APE è, come detto precedentemente, obbligatorio per legge. Le sue principali finalità sono:
  1. Strumento per valutare la convenienza economica dell'acquisto e della locazione di un immobile in relazione ai consumi energetici
  2. Strumento per consigliare degli interventi di riqualificazione energetica efficaci
Nonostante, per le costruzioni esistenti possa sembrare una mera pratica burocratica, l' APE è un documento che comporterà notevoli vantaggi nei prossimi anni. In particolare ci sarà:
  • Aumento del valore degli immobili caratterizzati da consumi energetici bassi al momento della vendita o dell'affitto
  • Incentivazione alla costruzione di edifici ad alto rendimento energetico e ristrutturazioni energetiche con evidenti miglioramenti del livello di inquinamento da anidiride carbonica CO2