sabato 30 dicembre 2017

Carta da parati.... il ritorno!

 

La carta da parati non ha finito di stupirci... dopo anni di inutilizzo è tornata prepotentemente alla ribalta e si accompagna sia a  un decor minimalista che ad ambienti di ispirazione rétro.

 
 

Quale carta da parati scegliere?

- se scegliamo una carta con motivi la tendenza attuale è di non posarla su tutte le pareti, ma di applicarla solo ad una  e di sceglierla molto decorativa... nulla ci impedisce di metterla a soffitto!
 

- se volete coprirne tutte le pareti fatelo in ambienti piccoli, come un ingresso  o un ufficio.
per accentuare l'aspetto chic non esitate a utilizzare  il legno  scuro.
 Infine, per creare un'atmosfera insolita che si distingue, utilizzate carta da parati in bianco e nero decisamente chic e non esitate a dipingere il plinto in un colore pastello o una tonalità schietta come il blu per creare un contrasto.
 


I decori possono essere  tanto vari quanto i tipi di arredamento.
Un tocco vintage, che evoca gli anni settanta, la carta da parati bianca ricoperta di blu pallido e le vecchie roselline rendono l'atmosfera serena e ideale per la camera di un bambino.
 

Per enfatizzare l'effetto retrò, mettiamo su un mobile in rattan o fibre naturali. Sempre per un'atmosfera vintage, carta da parati colorata con motivi floreali offre un'atmosfera retrò che non ci dispiace soprattutto quando è mescolato con la lavorazione del legno.

Immaginiamo la carta da parati in una cucina o in un salotto con lo spirito anni Cinquanta.
mid century modern kitchen   Wallpaper - riutilizzabili - Wallpaper rimovibile - da parati - Dello stesso tessuto adesivo - riposizionabile - Tessuto <----------------------------------- LINKS ----------------------------------> Per visualizzare ulteriori Art che avrà un aspetto splendido sulle vostre pareti Visita il nostro Store: https://www.etsy.com/it/shop/homeartstickers Per maggiori Skins parete visitare i nostri murales: https://www.etsy.com/it/shop/homeartstickers?section_id=15993025 <------------------------...


amazing late 60's kitchen...love the wallpaper and apple green cabinets!  

Per una maggiore modernità, optiamo per mobili minimalisti e lineari in stile contemporaneo così come su carta da parati con colori neutri e senza troppi motivi. D'altra parte in un corridoio o in un ingresso, sarai in grado di dare libero sfogo alla tua immaginazione optando per carta da parati pop, offset o ultra colorata.

infine, se il tuo bagno non soffre di problemi di umidità, lo sfondo diventerà una bella risorsa in questo spazio


 

Locazione posto auto o box e registrazione


La locazione di un posto auto è contratto la cui durata può essere liberamente stabilita dalle parti senza alcun vincolo.
Il canone e la durata possono avere qualsiasi termine sia di costo che di tempo.
Ogni contratto, se superiore ai 30 giorni nel corso dell'anno, deve essere registrato .
Non è possibile usufruire del regime fiscale di cedolare secca ameno che il p. auto o il box non siano pertinenziali e locati con l'appartamento.

La registrazione può avvenire con più modalità:
- utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate (obbligatoriamente è questa la modalità che sono tenuti ad utilizzare gli agenti immobiliari ed i possessori di almeno dieci immobili)
- richiedendo la registrazione recandosi presso un ufficio delle Agenzie delle Entrate e compilando il modello RLI, oppure, infine, incaricando un intermediario abilitato (Caf, professionisti, ecc.)
- L’importo della imposta di registrazione è pari al 2% del canone annuo pattuito con un minimo da versarsi, in ogni caso, di 67 euro per la prima annualità.

Se il contratto ha durata superiore ad un anno è possibile pagare in una unica soluzione per tutta la durata del contratto.
Infine, per ogni copia del contratto da registrare si devono versare 16 euro a titolo di imposta di bollo ogni quattro facciate scritte del contratto e, comunque, 16 euro ogni 100 righe.


venerdì 8 dicembre 2017

Piccole soddisfazioni

Oggi ho avuto la gioia di non essere un'agente immobiliare ma l'Agente Immobiliare.
Ho accompagnato a vedere case una bella coppia che si era affidata a me per le scrematura iniziali e a fine giornata, dopo un bel colloquio ricco di spunti chiarimenti e risposte, siamo giunti a fare una proposta che, se accettata, porterà a soluzione una lunga ricerca.
Soddisfatti entrambi per come cambia il percorso quando accanto hai qualcuno con cui confidarti e avere nelle considerazioni un punto di vista distaccato e capace di analisi più ampia.
Grazie a Giulia e Sabino per la fiducia.

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martedì 5 dicembre 2017

7 cose da valutare prima di cercare casa



E’ arrivato il momento di cercare casa. Per andare a vivere da solo, per motivi di lavoro o di studio, per andare a convivere o per sposarti, oppure per allargare la famiglia? Qualunque sia la tua motivazione ci piacerebbe aiutarti a mettere a fuoco le tue esigenze prima di partire per quella bellissima ed entusiasmante avventura che è la ricerca di casa. Ci sono cose su cui è bene riflettere da subito, anche perché ti verranno richieste dall’ agente immobiliare prima di iniziare la ricerca. Potrai sempre modificare le tue esigenze in corsa, ma almeno all’inizio è meglio partire con delle idee (almeno vagamente) chiare.

Acquisto o affitto

Sembra una domanda banale. Sicuramente avrai già deciso se stai cercando in affitto o per acquistare ma è nostro compito insinuarti il tarlo del dubbio! I miti della “casa di proprietà” , dell’”investimento sicuro sul mattone” che ci sono stati tramandati da generazioni forse oggi sono da mettere in discussione in quanto le cose sono molto cambiate rispetto agli anni passati.
Se stai cercando una casa dove pensi che trascorrerai molti anni, in una città dove vuoi mettere radici, allora opta per l’acquisto. In questo periodo ci sono tassi di mutuo vantaggiosi e i prezzi degli immobili sono più bassi rispetto ad anni fa; probabilmente è proprio il momento giusto per te per acquistare.
Se invece pensi che la casa che stai cercando sarà una soluzione transitoria, di qualche mese o anno, valuta bene i costi di un acquisto: oltre al costo dell’immobile avrai anche le spese aggiuntive di compravendita (notaio, tasse, eventuale provvigione per l’agenzia e gli interessi del mutuo), e il problema di rivenderla tra pochi anni con una probabile svalutazione (eccetto in alcune zone che preservano il valore degli immobili).
Questi costi sono ammortizzabili se rimarrai a vivere in quella casa per un po’ di anni. Al contrario, valuta un affitto. Molti ti diranno che “sono soldi buttati”, ma la soluzione dell’affitto ti lascerà più libertà in caso di cambiamenti (di città, di lavoro, di situazione familiare…). Diverso è il caso di acquisto in città universitarie o turistiche, o di acquisto per ristrutturare (beneficiando anche delle detrazioni). In questo caso è probabile che il valore dell’immobile aumenti e che sia facile da rivendere o da affittare nel caso in cui volessi cambiare casa o luogo dove vivere.
Per capire se nel tuo caso convenga acquistare o affittare devi valutare vari parametri: se hai abbastanza liquidità o se hai bisogno di un mutuo, se stai cercando una “casa definitiva” o se sarà una soluzione transitoria, in quale zona stai pensando di acquistare. In ogni caso parlane con il tuo agente immobiliare di fiducia che saprà valutare la tua situazione e consigliarti al meglio.

2. Budget

Qualsiasi agente immobiliare a cui ti rivolgerai per la ricerca di casa ti chiederà tra le prime cose: “qual è il tuo budget?”. Questo vuol dire quanti sono i soldi che puoi destinare all’acquisto o all’affitto della casa che stai cercando.
Attenzione: ricorda che oltre al valore dell’immobile avrai delle altre spese da sostenere per l’acquisto/affitto di casa!
  • Spese di compravendita: notaio, tasse, provvigione agenzia.
  • Spese di affitto: spese di agenzia, caparra, mensilità anticipate.
  • Spese per eventuali lavori di imbiancatura/ migliorie/ ristrutturazione
  • Spese per i mobili.
Il calcolo di queste spese accessorie è importante perché potrebbe modificare anche di molto la cifra finale da dedicare all’acquisto dell’immobile.
Il nostro consiglio è di informarti presso un’agenzia immobiliare sui prezzi degli immobili nella tua città e sulle spese da sostenere all’atto di acquisto o affitto. Parallelamente puoi recarti presso una o più banche per avere un’idea chiara di quanto potresti ottenere con un mutuo. Spesso anche le agenzie immobiliari collaborano con consulenti finanziari o broker che ti potranno aiutare a trovare la soluzione più adatta. In questo modo potrai farti un’idea chiara del budget che potrai dedicare alla tua nuova casa.

3. Zona

Un altro importante passo è quello di individuare una o più zone sulla quale concentrare le tue ricerche. Identifica il punto ideale in cui vorresti abitare e quanto sei disposto ad allontanarti. Spesso, zone o comuni vicini hanno prezzi e servizi molto diversi. Il nostro consiglio per iniziare è di prendere in considerazione varie zone o comuni: se non li conosci bene vai a visitarli, fai un giro sia di giorno che di sera per capire se possa piacerti vivere lì. Calcola i tempi e i costi per l’eventuale spostamento per andare e tornare dal lavoro.
Considera quali sono i servizi dei quali non puoi fare a meno:
  • Sei un pendolare e utilizzi il treno tutti i giorni? Forse vorrai una stazione raggiungibile facilmente a piedi o in bicicletta.
  • Hai un cane? Un parco nelle vicinanze farebbe comodo.
  • Sei un tipo mondano? Cerca una città con un bel centro pieno di locali e negozi.
  • Hai figli? valuta la presenza di istituti scolastici.
  • Ami la natura? Meglio un comune piccolo e vicino alla campagna.
  • Preferisci una zona centrale con più negozi e servizi oppure o una zona più tranquilla e decentrata senza rumore e problemi di parcheggio?
  • Sei disposto a rinunciare ad alcuni aspetti e ad allontanarti un po’ per avere una casa più bella e grande?
  • Oppure piuttosto preferisci una casa più piccola ma nella zona che ti piace tanto?
Rispondere a queste domande ti aiuterà a fare chiarezza per individuare le zone o i comuni in cui concentrare la tua ricerca.

4. Numero di locali

Un elemento imprescindibile per iniziare la tua ricerca è avere in mente la grandezza della casa che stai cercando (i mq o il numero di locali). Anche nelle ricerche sui portali è un filtro che ti permetterà di scremare notevolmente il numero di immobili.
Parti dalle camere da letto, quante te ne servono? Sei solo o in coppia? Hai figli o pensi di averne in futuro? Lavori in casa e ti serve un locale studio? Il numero delle camere potrebbe anche bastare per iniziare la tua ricerca, poiché questo serve a scartare gli immobili che hanno meno camere. In aggiunta potrai specificare se cerchi una casa con una cucina abitabile (cioè un locale dedicato alla cucina dove sia possibile inserire anche un tavolo per mangiare). Pensa anche a quanti bagni vorresti. Se per te è fondamentale avere due bagni ma non vuoi escludere a priori alcuni immobili, considera che spesso è possibile creare il secondo bagno se sussistono alcuni requisiti. Chiedi all’agente immobiliare.
Attenzione: negli annunci immobiliari è prassi indicare solo il numero dei locali principali e non i locali fisici. Per esempio un appartamento trilocale è una casa con 2 camere da letto e un soggiorno. Sono locali principali le camere da letto, il soggiorno, il salone, lo studio. Sono locali accessori e pertanto non sono conteggiati: i bagni, la cucina, i corridoi, l’ingresso. Per esempio per un appartamento con 2 camere, un soggiorno, una cucina e un bagno saranno indicati n. 3 locali. (2 camere + 1 soggiorno)

5. Tipologia

Forse hai da sempre in mente qual è lo stile della tua casa ideale, o forse non ci hai ancora pensato o non sei certo di sapere cosa è meglio per te. Se fai un giro sui portali immobiliari vedrai che nel filtro di ricerca potrai scegliere tra varie tipologie di immobili: appartamenti, ville, case indipendenti, attico, loft, rustico, etc. Ogni tipologia ha delle peculiarità uniche, con i propri pregi e difetti. Puoi escludere alcune tipologie a priori oppure puoi prendere in considerazione tipologie diverse di abitazione, andandone a visitare qualcuna con il tuo agente immobiliare. Probabilmente dopo un po’ di visite capirai qual è la tua tipologia preferita e potrai continuare le tue ricerche in modo più mirato.

6. Altre caratteristiche

Ci sono caratteristiche che ti piacerebbe trovare nella tua nuova casa, altre di cui non puoi fare a meno, altre che non ti interessano o che preferiresti non avere. Abbiamo stilato un breve elenco per aiutarti a selezionare quelle più importanti per te o a darti qualche spunto per la tua ricerca.
  • Arredato o semiarredato (per case in affitto)
  • Box o posto auto
  • Ascensore
  • Cantina
  • Terrazzo o giardino
  • Balconi
  • Riscaldamento autonomo/centralizzato
  • Caminetto
  • Piscina
  • Piano alto
  • Vista panoramica
  • Esposizione

7. Nuovo, usato o da ristrutturare?

Anche se non lo devi decidere a priori, può essere importante valutare le differenze tra questi 3 tipi di abitazioni.
Una nuova costruzione ti dà il vantaggio di avere una casa costruita con le ultime tecnologie disponibili come confort e risparmio energetico, puoi personalizzare le finiture prima di andare ad abitarci ma devi informarti sui tempi di consegna, che a volte possono essere lunghi e obbligarti ad attendere la fine dei lavori in una soluzione temporanea.
Un’abitazione usata può essere una buona soluzione perché i prezzi sono più bassi e ciò ti lascerà margine per una personalizzazione degli interni. Per contro le spese di riscaldamento potrebbero essere più alte e nel breve periodo potrebbero rendersi necessari lavori di ristrutturazione e manutenzione anche importanti.
Da ristrutturare. Se sei un tipo intraprendente puoi optare per questa soluzione, trovare una casa da ristrutturare e beneficiare del prezzo basso e degli incentivi statali. Che tu voglia occuparti personalmente dei lavori o affidarti a un professionista, potrai sicuramente creare una casa su misura per te! Ci vorrà tempo e fatica ma alla fine sarà un lavoro che saprà darti molte soddisfazioni. Per contro, quando si intraprende una ristrutturazione, imprevisti su tempi e costi sono sempre in agguato!  Non avere fretta e affidati ad un professionista per la fattibilità ed un’analisi preventiva dei lavori.
E tu hai già individuato con precisione le caratteristiche che dovrebbe avere la tua casa ideale? Raccontaci come sta andando la ricerca!



Grazie a :  https://blog.trovacasa.net/post/7-cose-da-valutare-prima-di-cercare-casa/

sabato 2 dicembre 2017

Per vendere una casa... errori da evitare...

Gli errori più comuni che si commettono quando si vende una casa

Quando si decide di vendere la propria casa è possibile commettere alcuni errori che rischiano di mettere a repentaglio il successo dell’operazione. Vediamo quali sono i più comuni, secondo Consumer Eroski.

Dare un prezzo sbagliato

Di norma chi vende tende a dare alla propria abitazione un prezzo al di sopra del valore di mercato. Questo, però, causa una diminuzione dei possibili interessati alla compravendita. Per evitare ciò, è bene consultare un esperto immobiliare che conosca i prezzi della zona e che sia in grado di analizzare il caso specifico.

Nascondere alcune informazioni sull’immobile

E’ importante che tutte le informazioni siano chiare e che l’annuncio abbia tante immagini, oltre magari a qualche video e alla documentazione necessaria. Quando si reca a visitare l’immobile, il cliente non deve rimanere negativamente sorpreso. Ogni informazione deve corrispondere al vero.

Evitare di vendere senza aver ristrutturato prima

E’ più facile vendere un appartamento ristrutturato, anziché uno da ristrutturare. E’ bene mostrare al potenziale acquirente la casa nelle migliori condizioni possibili e, se necessario, sistemare quel che deve essere sistemato. Può essere molto utile anche contattare chi offre servizi di home staging.

Pubblicizzare l’immobile in diversi modi

Non è sufficiente il passaparola o il cartello “vendesi”. Serve di più. Per pubblicizzare un immobile in vendita bisogna utilizzare il web e i social network. L’obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di persone interessate.

Valorizzare gli aspetti positivi della casa

Tutte le case hanno dei punti forti, bisogna solo valorizzarli. Più si mettono in luce gli aspetti positivi di un immobile e più è possibile venderlo con successo.

Mostrarlo con il giusto arredamento

In questo caso a venire in aiuto sono coloro che offrono i servizi di home staging, capaci di mostrare al meglio un immobile e di renderlo più accattivante.

Da idealista.it http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2015/08/21/117443-gli-errori-piu-comuni-che-si-commettono-quando-si-vende-una-casa

giovedì 30 novembre 2017

Albero di natale... decoriamolo!!

che sia un albero naturale o artificiale è una scelta che non va messa in discussione ..
ma adesso passiamo alla fase creativa: decorare!!!!
L'addobbo riflette la vostra personalità e quella della vostra casa.
Dall'albero di Natale tutto oro o argento, a quello multicolore, ecco alcune ispirazioni, trovate su Pinterest,  che mi hanno colpita.

1- un addobbo senza artifici:
2 - spirito nordico
se scegliete un albero in legno avrete il grande vantaggio di non occupare tanto spazio e che la decorazione sarà minimale, richiamando lo stile scandinavo del dolce piacevole stare in casa insieme

3- .una decorazione molto sobria
gli alberi di natale non devono per forza essere sovraccarichi di decorazioni Questa foto ne è la prova: pochi fiocchi di neve bianchi ,come se iniziasse a nevicare, una graziosa semplicità che fa risaltare il verde dei rami
 4 - MULTICOLORE!!!
come fare contenti tutti! più ce n'è....
 
5 - E questo è l'albero del mio cuore dedicato alla mia A :
6 -  Tradizionale

Gli adepti della tradizione non potranno che assentire davanti a questo albero in rosso e oro

 7 - Scintillante e chic
per immergersi nello spirito di feste invernali niente di meglio di un albero in bianco e argento, scintillante, classico e chic

 
8 - insolito
la fantasia ha trovato spazio... un uso insolito di un oggetto quotidiano
 e voi avete voglia di mostrarmi il vostro?
 

mercoledì 29 novembre 2017

Planning Natale..

Non si è mai troppo in anticipo per preparare il Natale..

anche se la tradizione segna l' 8 dicembre come la data dalla quale si deve iniziare a pensare as addobbare albero e casa in previsione delle feste  iniziare in anticipo può essere una buona strategia per godersi più a lungo possibile l'aria "buona" che ne deriva...

Preparare il calendario dell'avvento (per grandi di e piccini...)


   

decorazioni luminose da esterno o interno:

 
 
 
 
pensare alla tavola delle feste...
 

 
 
o a come impacchetteremo i nostri regali...
 

 
per un Natale perfetto siamo sempre pronti!
 
 Peu importe l'âge que l'on a, Noël est toujours un moment particulièrement excitant de l'année. Pour bien le préparer et en faire une fête inoubliable, il n'est jamais trop tôt. Dès qu'on commence à compter les jours, c'est le signe que l'on peut se lancer dans les préparatifs. Décoration de la maison et de son extérieur, transformation de l'intérieur en un cocon féérique, essais de menus, emballages des cadeaux, mise en place du sapin et de la table de fête. Pour un Noël parfait, nous y sommes

martedì 28 novembre 2017

Si può scaricare l’affitto dalle tasse?


Canone di locazione: in quali casi dà diritto alla detrazione fiscale?
Il canone di affitto, in diversi casi, può essere scaricato dalle tasse: più precisamente, l’inquilino può aver diritto a una detrazione Irpef, cioè a sottrarre parte del canone di locazione dalle imposte sui redditi.
I contribuenti che possono scaricare l’affitto dalle tasse sono:
  • inquilini a basso reddito che hanno stipulato un contratto a canone libero o concordato;
  • inquilini sino a 30 anni di età;
  • lavoratori dipendenti che hanno trasferito la residenza;
  • studenti universitari fuori sede;
  • inquilini di alloggi sociali (limitatamente al triennio 2014-2016).
Vediamo ora a quanto ammontano le detrazioni e quali sono i requisiti da soddisfare.

Inquilini a basso reddito: contratto d’affitto a canone libero

Per gli inquilini che hanno stipulato, in base alla legge di riforma degli affitti [1], un contratto a canone libero, le detrazioni ammontano a:
  • 300 euro, se il reddito complessivo non supera 15493,71 euro;
  • 150 euro, se il reddito complessivo è compreso tra 15493,72 euro e 30987,41.

Inquilini a basso reddito: contratto d’affitto a canone concordato

Per gli inquilini che hanno stipulato, in base alla legge di riforma degli affitti, un contratto a canone concordato, le detrazioni ammontano a:
  • 495,80 euro se il reddito complessivo non supera 15493,71 euro;
  • 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso tra 15493,72 euro e 30987,41.

Inquilini tra i 20 e i 30 anni

Agli inquilini che hanno un’età compresa tra 20 e 30 anni e hanno stipulato, in base alla legge di riforma degli affitti, un contratto di locazione relativo all’abitazione principale (diversa da quella dei genitori), spetta per primi tre anni una detrazione di 991,60 euro.
Per aver diritto alla detrazione, però, il reddito complessivo non deve superare i 15.493,71 euro.

Lavoratori dipendenti che hanno trasferito la residenza

Se l’inquilino è un lavoratore dipendente che, per motivi di lavoro, ha trasferito la propria residenza in un’altra regione o in un comune distante almeno 100 chilometri dal precedente, può usufruire di una specifica detrazione sull’affitto, per un massimo di 3 anni.
In particolare, la detrazione ammonta a:
  • 991,60 euro se il reddito complessivo non supera i 15493,71 euro;
495,80 euro, se il reddito complessivo è fino a 30987,41 euro.

Inquilini studenti universitari fuori sede

Se l’inquilino è uno studente universitario fuori sede, ha diritto a una detrazione Irpef lorda del 19%, da calcolare sul canone d’affitto.
Lo studente ha diritto alla detrazione non solo per i contratti stipulati in base alla legge di riforma degli affitti, ma anche nel caso in cui abbia stipulato:
  • un contratto di ospitalità;
  • un contratto con un ente per il diritto allo studio, con un’università, un collegio universitario legalmente riconosciuto, un ente senza scopo di lucro o una cooperativa.
La detrazione spetta:
  • se l’università si trova in un comune distante almeno 100 km da quello di residenza dello studente e appartiene a una provincia diversa;
  • se l’affitto è pagato dallo studente o il contratto è intestato a lui;
  • se l’affitto è pagato dai genitori o il contratto è a loro intestato.
La detrazione non spetta:
  • per il subaffitto;
  • per gli studenti che frequentano master, corsi di specializzazione o istituti tecnici superiori.
Il tetto massimo su cui calcolare la detrazione del 19% è pari 2.633 euro annui: questo vuol dire che è possibile sottrarre dalle tasse un massimo di 500,27 euro.
Il tetto massimo, però, vale per ciascuno studente: vuol dire che, nel caso in cui ci siano due figli universitari a carico di entrambi i genitori, ognuno di questi può beneficiare della detrazione del 19% sull’importo massimo di 2.633 euro.
La detrazione spetta ad entrambi i genitori per metà (salvo diversa percentuale di carico fiscale) e deve essere calcolata su un importo massimo non superiore a 2.633 euro, da ripartire tra i genitori con riferimento al loro effettivo sostenimento.

Detrazione canone d’affitto nella dichiarazione dei redditi

La detrazione spettante sul canone d’affitto, qualsiasi sia la categoria a cui si appartiene, deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi, nel quadro in cui si espongono oneri e spese (quadro E del modello 730; quadro RP del modello Unico). Se il contribuente è incapiente, cioè se l’imposta dovuta è inferiore alla detrazione spettante, ha diritto a un credito d’imposta pari alla quota di detrazione non fruita.

Fonte: La legge per tutti

Etica professionale...

Etica professionale per agenti immobiliari: perché vale la pena parlarne?

L’etica professionale immobiliare è una tematica cruciale per ogni mediatore, fin troppe volte data per scontato. La poca consapevolezza degli effetti delle proprie valutazioni sulle dinamiche di mercato, unita ad un’etica professionale non chiara, hanno giocato un ruolo chiave all’interno della crisi economica.

Non si tratta di errori commessi, ma soprattutto di mancanze e inadempienze. I tempi della “semplice vendita” oramai sono solo un vecchio ricordo. Il cliente è cambiato. Le persone oggi, soprattutto quelle che acquistano, amano essere rispettate dal mediatore ed hanno bisogno di un sostegno qualificato, che solo i consulenti immobiliari che credono nel valore dell’etica professionale possono offrire.

 

Etica professionale immobiliare: i 5 valori principali

Il ruolo principale dei mediatori immobiliari è garantire la massima imparzialità, grazie anche al buon senso. Questi, infatti, devono essere i garanti del “perfetto bilanciamento” tra chi compra e chi acquista. Ciò significa tutelare l’interesse di entrambe le parti protagoniste, avendo anche il coraggio di dire no ad alcune richieste che potrebbero minacciare la  reputazione aziendale ed il mercato.
Ecco perché vale sicuramente la pena rispolverare il valore dell’etica professionale immobiliare!

Il valore della neutralità nel campo immobiliare

Il mediatore immobiliare che rispetta l’etica professionale non è legato a nessuna delle parti coinvolte. Questo, si occupa di condurre le trattative tra le parti, favorendo la conclusione del contratto, ma senza favorire né l’una né l’altra parte. Per questa condizione di terzietà, il contratto di mediazione si distingue da quelli di:
– Mandato
– Procacciamento d’affari
Nel contratto di mandato, il soggetto agisce per delega ed in rappresentanza di una persona. Di contro, nel contratto di procacciamento di affari, il procacciatore raccoglie ordinazioni e le invia al soggetto che gli ha conferito l’incarico, senza però avere un vincolo stabile con gli altri soggetti coinvolti.
Inoltre, il mediatore immobiliare deve svolgere il proprio incarico rimanendo totalmente  indipendente e neutrale rispetto ai contraenti, ciò significa che è obbligato a comunicare eventuali situazioni che lo pongono in possibili conflitti di interesse.

I requisiti morali (e non solo) da possedere

Per poter esercitare l’attività professionale, ogni mediatore immobiliare deve essere in possesso di diversi requisiti morali e professionali, come superare un esame, all’esito del quale richiedere l’iscrizione nel Registro delle Imprese e nel R.E.A. (Repertorio Economico Amministrativo) a seconda della forma dell’attività, societaria o individuale. Tutto ciò dovrà essere presentato presso la Camera di Commercio del luogo di competenza, per sede o residenza.
Successivamente, l’agente immobiliare deve esibire la segnalazione certificata di inizio attività, la cosiddetta SCIA. Qualora il mediatore non fosse iscritto nel Registro delle Imprese o nel REA, oltre a non poter richiedere la provvigione, sarà soggetto ad ingenti sanzioni amministrative: dai 7.500 ai 15 mila euro. Se queste multe verranno inflitte 3 volte consecutivamente, si trasformeranno in sanzioni penali.
Un altro requisito che ogni agente immobiliare deve necessariamente avere è l’assicurazione sulla responsabilità civile per negligenze o errori professionali. Questa ha lo scopo di coprire i rischi professionali e tutelare i clienti da comportamenti non etici ed errori commessi durante la mediazione.

Il dovere di informazione dell’agente immobiliare

L’articolo 1759 del Codice Civile afferma che è responsabilità dell’agente immobiliare esporre alle parti coinvolte, circostanze rilevanti a lui note o conoscibili attraverso il criterio della media diligenza professionale.
Questo articolo dunque, esplicita il dovere di informazione attraverso una serie di compiti che l’agente immobiliare deve adempiere al fine di garantire un servizio esaustivo:
– Valutare in modo corretto l’immobile per determinarne il reale valore di mercato– Richiedere al venditore tutte le informazioni riguardanti la casa: planimetria, atto notarile d’acquisto, visure catastali, dotazioni, stato dell’immobile, aspetti condominiali
– Presentare all’acquirente la reale situazione dell’immobile, mostrando eventuali criticità, come quelle condominiali o riguardanti la manutenzione straordinaria
– Palesare all’acquirente la situazione dell’immobile come risulta dalla Conservatoria dei Registri Immobiliari
– Indicare a tutte le parti coinvolte costi fiscali e notarili
Inoltre, per seguire un’etica professionale immobiliare chiara e limpida, l’agente immobiliare deve garantire la propria assistenza fino alla stipula dell’atto notarile di compravendita. Il mediatore immobiliare sarà responsabile degli eventuali danni arrecati per aver mostrato un immobile con caratteristiche diverse da quelle reali.

La massima scrupolosità nello svolgere il lavoro

Quello di avere la massima prudenza in termini di imparzialità e trasparenza, è un aspetto che dovrebbe essere insito in ogni professionista che lavora nel campo immobiliare. Infatti, è dovere del mediatore immobiliare svolgere il proprio incarico con diligenza e massima scrupolosità sotto ogni punto di vista.
In questo particolare dovere, non rientra quello di verificare presso i registri immobiliari, se l’immobile in questione è pignorato o ipotecato, questo compito è affidato alla figura professionale del notaio. Se si dovesse verificare il caso di inadempimento dell’obbligo di informazione, la parte tenuta al pagamento della provvigione può chiedere il risarcimento dei danni subiti.

La registrazione del preliminare

Per quanto riguarda questo obbligo, spesso sono i contraenti a provvedere alla registrazione del preliminare, ma se essi non lo fanno, è il mediatore immobiliare a dover procedere alla registrazione. Quest’ultimo dovrà richiederla per via telematica, e riguarderà contratti preliminari di compravendita e/o di locazione stipulati con la propria assistenza.
Inoltre, se si presentasse la medesima situazione, anche l’imposta di registro sarà a carico dell’agente immobiliare, in quanto egli ne è responsabile in solido con i contraenti stessi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

Ti abbiamo proposto alcuni suggerimenti per adottare un’etica professionale immobiliare impeccabile, adottando la quale tu possa contribuire in maniera decisiva ad assicurarti un’immagine personale ed aziendale il più professionale possibile

credit to: http://weagentz.com/etica-professionale-immobiliare/

venerdì 17 novembre 2017

interesting blogs....

Nel campo immobiliare è giusto essere attenti anche alle tendenze ed alle informazioni che la rete ci può offrire sulle tendenze arredamento e cura delle nostre case. ho trovato su  Homify.it una selezione di  6 blog italiani di arredamento e di design che, secondo me, sono una costante fonte d'ispirazione per progetti d'ogni dimensione e che condividono una missione: far diventare l’abitazione finalmente "Casa"

  Case e Interni  
  

Case e Interni nasce nel 2012 dalla passione di due professionisti dell'architettura e dell'interior design, Anna e Marco. Il blog ha un'ampia sezione di progetti d'interni che sono seguiti da un'accurata analisi dell'arredo. La selezione delle foto è molto ben curata, con una spiccata propensione verso stili eclettici, che accolgono diversi modi d'arredare in una miscela unica e particolare. 
 Dalla home page, con “Ispirazioni colori” si può cercare facilmente il progetto d'interior che meglio si abbina ai nostri gusti riguardo l'arredamento della casa; inoltre la sezione DIY è piena di idee low cost facili da realizzare: se state pensando di decorare casa per un' occasione particolare, non potete farvelo mancare.

     

Cappello a Bombetta   



Spesso i dettagli rappresentano la vera essenza di progetti molto più grandi. Si parte così dall'elemento più piccolo per arrivare a creare l'atmosfera che caratterizza un'intera abitazione. DIY, arredamento, piccoli oggetti di design, ma non solo: ecco l’anima di Cappello a Bombetta, uno dei migliori blog italiani. Dietro alla pagina c’è la blogger Serena Scuderi che con la sua passione per la creatività a 360° riesce a proporre sempre soluzioni brillanti per l'interior design e la decorazione. Si siete delle persone creative e fantasiose, questo blog darà libro sfogo alla vostra inventiva! Cosa ci è piaciuto di più? I progetti di DIY sono semplicemente imperdibili.

IDA interior lifestyle


IDA interior lifestyle nasce nel 2010 grazie ad Ilaria, fotografa freelance per Casa Facile e collaboratrice per diverse riviste internazionali. Il blog ha una parte fotografica davvero ben curata in cui possiamo osservare progetti d'interior e decorazione di gran pregio. Vi consigliamo IDA Interior Lifestyle per il suo approccio all'arredo e alla decorazione semplice e colorato, con accostamenti interessanti e tante nuove idee che vi faranno appassionare al DIY con l'uncinetto! 

 

La Tazzina Blu    

Mettete da parte giornali e riviste, ma anche Pinterest e Tumblr! Se cercate idee fresche e giovani, La tazzina blu è proprio l'appuntamento giornaliero che non potete mancare, magari proprio davanti ad una tazzina di caffè: un blog emergente che con ironia dispensa consigli sull'arredamento e l'interior design. Dietro questa scrittura che sa essere attenta ma anche divertente si nasconde Camilla Corradi, una studentessa con la passione per il design, la fotografia e il lifestyle.
     

   La  gatta sul tetto

   

Un nome fantasioso nasconde un altro mondo fatto di colori, design e progetti dallo stile molto particolare. La gatta sul tetto nasce nel 2010, grazie a Cinzia Corbetta che aveva l'intento di riunire persone con le stesse passioni. Architetto d'interni e appassionata di restyling di mobili e oggetti di recupero, sul suo blog troverete stucchi, boiseries, decorazioni shabby chic e progetti dallo stile provenzale. 

Archidipity

L'architettura ritorna protagonista con Archidipity e lo fa con un tono informale e diretto. Il nome richiama la parola “Serendipity” che indica tutte quelle scoperte che avvengono un po’ per caso, mentre magari si cerca altro. Il blog, infatti, si caratterizza per un layout innovativo che facilita la cosiddetta “scoperta per caso”. Se avete voglia di viaggiare non potrete certo perdervi i “Il Lunedì dell’Architettura”, con tematiche particolari o grandi architetti che hanno segnato il passato o la nostra contemporaneità. Un'idea nata per caso grazie all’architetto Patrizia Burato, ma che ci ha pienamente convinto.
Si conclude così la  lista di blogger italiani di arredamento e di design. Qual è il vostro preferito?