sabato 8 febbraio 2020

L’importanza della preparazione dell’ambiente da fotografare

Questa massima ha una doppia valenza per la fotografia immobiliare: in questi contesti conta la prima impressione dei clienti perché le tue foto non avranno una seconda occasione, se verranno scartate, la casa sarà bollato di nero.
Le fotografie forniscono un biglietto da visita importantissimo a fini di una vendita e questo aspetto è fondamentale ai fini di una presentazione ben riuscita.
È necessario quindi valorizzare al massimo l’ambiente esistente e in alcuni casi prepararlo allo shooting.
Sappi che non dovrai lasciare nulla al caso e valutare tutti gli aspetti della stanza, in primis la pulizia.
Prima di fotografare è necessario che tu prenda accordi con il proprietario in modo da permettere di pulire tutte le stanze interessate.
Le tende devono essere aperte o chiuse in maniera simmetrica e ben stirate, non lasciare che piccole pieghe rovinino l’immagine finale.
Sul letto deve essere posta una coperta pulita e ben acconciata, con dei cuscini decorativi o con dei fiori delicati.
La presenza di piante o fiori dona una nota romantica e affettuosa che dona un buon input ai possibili acquirenti.
Il disordine, l'asse del water alzato non sono dettagli che possono attirare attenzione...

sabato 1 febbraio 2020

macchina fotografica per agenti immobiliari

 

Cercavo informazioni su quale fosse il "corredo" necessario per un agente immobiliare  e ho trovato il post della vulcanica e validissima Paola Faravelli https://paolafaravelli.com/ che faccio mio in toto:

Sottotitolhttps://paolafaravelli.com/2016/09/01/macchina-fotografica-per-agenti-immobiliari/

Copio e le riconosco ogni credito e merito:

 ...Ecco i miei consigli (e qualche dettaglio tecnico) per per poter scegliere la macchina fotografica quasi perfetta.

Sono (Paola è) un’agente immobiliare e per lavoro scatto spesso fotografie.
Fino a qualche anno fa l’arte della comunicazione attraverso le immagini non era obbligatoria nel mio mestiere, ora sì, internet ha cambiato tutto.
Ma di cosa necessita un agente immobiliare per raccontare le case?
Ti dico subito che no, il tuo cellulare non va bene per fotografare le case, ti serve una macchina vera con obiettivo intercambiabile.
Questo perché le bridge (il passo dopo le compatte o il cellulare) non vestono obiettivi grandangolari, ma per gli agenti immobiliari una certa lunghezza focale è fondamentale: senza non riuscirai mai a inquadrare l’intera stanza, ma solo degli inutili angoli.
angolo di campo Quindi ti tocca investire in una reflex.
Per spendere meno io ne ho acquistata una con il sensore ridotto.
Dettaglio tecnico: nelle macchine analogiche la pellicola più utilizzata è (era) quella da 35 mm che corrisponde a un segmento impressionabile alto 24 mm e lungo 36 mm. Il sensore è l’equivalente in digitale della pellicola nell’analogico, e le macchine che utilizzano il sensore da 35 mm sono chiamate Full Frame. Il sensore ridotto, l’APS-C è il più utilizzato, ha una dimensione minore, costa meno, ma a parità di obiettivo ha uno scarto in difetto dell’angolo di campo, ovvero della visuale.
Così, al 18/55 che viene fornito con la macchina, ma non serve al nostro scopo, ho aggiunto un altro obiettivo, che nel mio caso è un 10/24 della Tamron, che con i Sigma sono tra i più economici (circa 400 euro).
Dettaglio tecnico: i numeri con cui si identificano gli obiettivi si riferiscono alle lunghezze focali.
Potrebbe finire qui la spesa, ma per una questione di gusto io intervallo un paio di foto di particolari a quelle di insieme.
Ho notato che le foto dei dettagli piacciono molto su Facebook, e questo può aiutarti a rendere più accattivante (e condivisibile) il tuo post di casa in vendita.
A questo scopo ti consiglio un obiettivo a lunghezza fissa, per esempio un luminoso 50 mm, il mio è usato, e l’ho pagato meno di 100 euro.
Riassumendo: considerando un corpo macchina da 600 euro il totale della spesa supera appena i 1.000, poco più di uno iPhone (tanto per fare dei paragoni).
Ovviamente stiamo parlando di strumentazione basica, il cui difetto maggiore è la scarsa luminosità, ma modificare l’apertura del diaframma (aumentando la luminosità) o acquistare una Full Frame significa spendere due tre mila euro invece di mille, e siccome non siamo fotografi e le nostre immagini non devono finire su cartelloni pubblicitari non mi pare ne valga la pena.
Per migliorare la luminosità puoi provare ad aumentare al massimo i tempi.
Dettaglio semi tecnico: più l’otturatore resta a aperto, più luce entra, più luminosa sarà la tua fotografia. Hai presente quando scatti al quasi buio senza flash e senti cliiiiiiik, che è il suono della foto mossa. Questo capita perché per lavorare sotto 1/30 di secondo ti serve un cavalletto, e forse anche un telecomando onde evitare che la macchina registri il movimento di te che schiacci l’otturatore.
Per una questione di praticità non uso mai il cavalletto, piuttosto intervengo in post produzione, ovvero modifico le fotografie sul computer.
Un consiglio? photoscape, un programma gratuito, facile da usare e capace di risolvere tanti problemi.
E  se una volta aumentata la luce, la zone delle finestre risulterà “bruciata”, ovvero innaturalmente bianca: amen, l’importante è che il cliente capisca cosa sta guardando.
Cercando di essere il meno noiosa possibile, ho scritto per te la sintesi quasi vent’anni di esperienza (sì lo so, sono molto buona).
Ovvio poi che non ti basterà una buona macchina fotografica per scattare delle fotografie capaci di raccontare, ma di questo parleremo ancora.
Consiglio mio che mi permetto di aggiungere: scattare in RAW permette di intervenire maggiormente sulle foto in post produzione...