Grazie per tutto.
Case, blog immobiliare, pensieri, ricerca, attenzioni, soddisfazioni... momenti curiosi, di scoperta, di condivisione.... www.agenziahome.it 00393240746434.parliamone insieme, iniziamo così...
sabato 13 settembre 2025
giovedì 11 settembre 2025
successioni e quote eredi legittimari
Art. 571 – Codice civile – Concorso di genitori o ascendenti con fratelli e sorelle
Se coi genitori o con uno soltanto di essi concorrono fratelli e sorelle germani del defunto, tutti sono ammessi alla successione del medesimo per capi, purché in nessun caso la quota, in cui succedono i genitori o uno di essi, sia minore della metà.
Se vi sono fratelli e sorelle unilaterali, ciascuno di essi consegue la metà della quota che consegue ciascuno dei germani o dei genitori, salva in ogni caso la quota della metà in favore di questi ultimi.
Se entrambi i genitori non possono [463 c.c.] o non vogliono venire alla successione e vi sono ulteriori ascendenti, a questi ultimi si devolve, nel modo determinato dall'articolo 569, la quota che sarebbe spettata a uno dei genitori in mancanza dell'altro [522, 582 c.c.].
N.B.: Distinzione tra tipi di fratelli:
- Fratelli germani: Hanno lo stesso padre e la stessa madre.
- Fratelli unilaterali: Hanno in comune solo un genitore.
- Fratelli consanguinei: Condividono solo lo stesso padre.
- Fratelli uterini: Condividono solo la stessa madre.
- Fratelli consanguinei: Condividono solo lo stesso padre.
Art. 572 – Codice civile – Successione di altri parenti
Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti [583 c.c.], né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi [76 c.c.], senza distinzione di linea [74 c.c.].
La successione non ha luogo tra i parenti oltre il sesto grado [77 c.c.].
Art. 585 – Codice civile – Successione del coniuge separato
Il coniuge cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato [151 2 c.c.] ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato.
Nel caso in cui al coniuge sia stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato, si applicano le disposizioni del secondo comma dell'articolo 548.
N.B.: Eredi Legittimi
- Definizione:Sono i parenti chiamati per legge a succedere al defunto quando non c'è un testamento.
- Chi sono:Includono il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle e, in assenza di questi, gli altri parenti fino al sesto grado.
- Base della successione:La legge stabilisce chi eredita e in quali quote in base alla vicinanza del grado di parentela.
- Definizione:Sono i soggetti a cui la legge riserva una quota del patrimonio ereditario, chiamata "quota di legittima".
- Chi sono:Il coniuge (o la parte dell'unione civile), i figli e, in loro assenza, gli ascendenti.
- La "quota di legittima":È una porzione del patrimonio che non può essere lesa dal testamento. I legittimari hanno il diritto di agire per la riduzione delle disposizioni testamentarie o delle donazioni che violino questa quota.
- Quota disponibile:La parte del patrimonio che non rientra nella quota di legittima (detta "quota disponibile") può essere liberamente lasciata dal defunto a chiunque.
- Gli eredi legittimi sono tutti i parenti che ereditano in assenza di testamento.
- I legittimari sono una categoria più ristretta (coniuge, figli, ascendenti) che ha un diritto "irrinunciabile" a una quota del patrimonio, anche se c'è un testamento.
martedì 9 settembre 2025
Rileggo oggi il primo post del mio (allora) neonato blog..
Questo il testo:
lunedì 8 dicembre 2014
desideri
lunedì 1 settembre 2025
Testimonianza: Cercare casa a Sanremo, la nostra avventura
Una storia che mi riempie di gioia e soddisfazione
Cercare casa a Sanremo: la nostra avventura
Trasferirsi in una nuova città è sempre un passo importante, ma farlo scegliendo Sanremo come meta ci sembrava quasi un sogno.
Io e Laura avevamo deciso di lasciare Torino: io potevo continuare a lavorare da remoto come grafico, lei aveva appena ottenuto un incarico in una scuola della Riviera dei Fiori.
L’idea era chiara: volevamo comprare un piccolo appartamento che fosse davvero nostro, luminoso, con un balcone e — perché no — una vista sul mare.
L’entusiasmo… e i primi ostacoli
Come spesso accade, i primi tempi erano pieni di entusiasmo. Passavamo ore davanti agli annunci online, immaginandoci già al tramonto con un bicchiere di vino in mano e il mare a fare da sfondo.
Ma la realtà si è fatta sentire molto presto.
Le foto degli appartamenti raramente rispecchiavano ciò che trovavamo nelle visite: cucine vecchie, bagni da rifare, palazzi trascurati. Alcuni annunci parlavano di “due passi dal mare”, ma si trattava in realtà di strade ripide e tutt’altro che comode.
Poi c’era il problema del budget: con i nostri risparmi e un mutuo potevamo arrivare a 220.000 €, ma spesso le case che ci piacevano superavano i 250.000 €. Quelle più economiche, invece, nascondevano spese condominiali pesanti per lavori straordinari già approvati.
La delusione che ci ha fatto vacillare
Un appartamento in zona Foce sembrava perfetto. Due camere, un piccolo balcone, prezzo trattabile. Ci eravamo quasi convinti. Ma presto sono emerse le complicazioni: documentazione incompleta, un proprietario anziano che gestiva tutto a distanza tramite un nipote poco disponibile, e soprattutto un verbale condominiale che riportava lavori di facciata da oltre 20.000 €. Una doccia fredda.
In quel momento, per la prima volta, abbiamo davvero pensato di rinunciare.
L’incontro che ha cambiato tutto
Ed è qui che è entrata in gioco Maria Teresa, un’agente immobiliare del posto.
Non dimenticheremo mai il primo incontro: con estrema chiarezza ci ha spiegato le difficoltà reali del mercato sanremese.
Non cercava di venderci illusioni, ma di prepararci ad affrontare la realtà.
Paradossalmente, è stata proprio questa sincerità a ridarci fiducia.
Maria Teresa ci ha guidati con competenza: controllava la documentazione degli immobili, ci aiutava a leggere i verbali condominiali, ci indicava a quali spese fare attenzione, e ci ha anche messo in contatto con consulenti per il mutuo.
La cosa più preziosa, però, è stata un’altra: ci ha aiutati a capire cosa contava davvero per noi.
Non era la centralità a tutti i costi, né la vicinanza immediata alla spiaggia.
Quello che volevamo davvero era una casa sana, sicura, con spese gestibili e senza brutte sorprese.
La casa giusta
E così, con il suo supporto, abbiamo trovato il nostro appartamento sulle alture di Sanremo.
Non è “a due passi dal mare”, ma è luminoso, ha una vista panoramica che toglie il fiato e ci regala ogni sera tramonti spettacolari.
I documenti erano tutti in ordine, la trattativa è stata trasparente e serena, e finalmente ci siamo sentiti al posto giusto.
La lezione imparata
Oggi sappiamo che senza Maria Teresa non avremmo mai raggiunto il nostro obiettivo. Cercare casa a Sanremo non è facile: i prezzi, la burocrazia, la concorrenza sono ostacoli reali.
Ma con la guida giusta, le difficoltà si trasformano in un percorso di crescita, e alla fine la soddisfazione è ancora più grande.
Ogni volta che ci affacciamo dal nostro balcone e guardiamo il mare, sappiamo che dietro quel sogno realizzato c’è anche la professionalità e la dedizione di chi ha saputo accompagnarci con trasparenza e competenza.
Un consiglio per chi cerca casa a Sanremo
Se anche voi state pensando di acquistare un appartamento qui, non scoraggiatevi di fronte agli ostacoli.
Il mercato può sembrare complesso e a tratti scoraggiante, ma con il supporto di un professionista serio e trasparente è possibile trasformare un sogno in realtà.
Noi lo abbiamo fatto grazie a Maria Teresa, che non ci ha mai nascosto le difficoltà ma ci ha insegnato ad affrontarle e superarle.
Ed è grazie a lei che oggi possiamo dire: Sanremo non è solo la città che ci ha accolti, ma la casa della nostra nuova vita.
mercoledì 27 agosto 2025
cosa serve per vendere casa?
I 5
documenti indispensabili per vendere casa (checklist completa)
Vuoi vendere casa? Prima di pensare alle visite e
agli acquirenti, serve preparare i documenti giusti. Senza di essi, il Notaio
non potrà concludere l’atto e la trattativa rischia di fermarsi.
Ecco la checklist pratica dei 5 documenti fondamentali, con dove
trovarli e i costi indicativi.
✅ 1. Atto di
provenienza
- A cosa serve: dimostra
che sei il legittimo proprietario.
- Dove trovarlo: dal
Notaio che ha redatto l’atto, in Conservatoria o Archivio Notarile.
- Costo medio: 50 – 200 € per una copia autentica.
✅ 2.
Planimetria catastale aggiornata
- A cosa serve: è la
“piantina ufficiale” della casa depositata al Catasto.
- Dove trovarla: online
sul sito dell’Agenzia delle Entrate (gratis con SPID) oppure tramite un
geometra.
- Costo medio: gratis online, 30 – 100 € tramite tecnico.
✅ 3. APE –
Attestato di Prestazione Energetica
- A cosa serve:
obbligatorio per legge; indica la classe energetica e va mostrato già
negli annunci.
- Dove richiederlo: da un
tecnico certificatore (geometra, ingegnere, architetto).
- Costo medio: 80 – 200 €, in base a metratura e
tipologia.
✅ 4. Visura
catastale
- A cosa serve: riporta
i dati catastali dell’immobile (foglio, particella, subalterno) e chi è
intestatario.
- Dove richiederla: gratis
online sul sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite un professionista.
- Costo medio: gratuita online, 10 – 30 € dal tecnico.
✅ 5.
Certificati urbanistici e conformità edilizia
- A cosa servono:
dimostrano che la casa è conforme alle norme edilizie e urbanistiche
(licenze, condoni, agibilità).
- Dove richiederli:
all’Ufficio Tecnico del Comune.
- Costo medio: 30 – 150 € per diritti comunali, più
eventuale assistenza del tecnico (200 – 500 €).
📌 Conclusione
Preparare questi documenti in anticipo ti fa
risparmiare tempo e ti permette di affrontare la vendita senza intoppi.
Se non sai da dove cominciare, affidati a un agente immobiliare: ti aiuterà a
recuperare la documentazione e a rendere la tua casa pronta per essere venduta subito
e senza sorprese.
giovedì 21 agosto 2025
Quando scatta l’obbligo di titolo edilizio per tettoia, veranda e VePa?
Tettoia, veranda e VEPA: quando serve davvero il permesso edilizio?
Chiudere una tettoia con vetri o infissi può sembrarti una semplice miglioria, ma attenzione: a volte può trasformarsi in un vero e proprio “nuovo edificio” agli occhi della legge, e allora serve il permesso edilizio.
Facciamo chiarezza:
Se hai una tettoia già autorizzata, chiuderla su tre lati con vetrate come una veranda può creare uno spazio chiuso e indipendente, cioè un nuovo volume. Questo cambia le regole del gioco: non basta più “fare alla buona”, serve un titolo edilizio, altrimenti rischi l’ordine di demolizione.
E le VEPA, cosa sono?
Le VEPA (Vetrate Panoramiche Amovibili) sono quelle vetrate che puoi aprire e chiudere facilmente, praticamente “a scomparsa”. Sono molto amate perché, se usate bene, non richiedono permessi particolari. Ma non è così semplice: per stare in edilizia libera, le VEPA non devono trasformare uno spazio aperto in uno chiuso e stabile, né aumentare volumi o cambiare l’uso della zona.
Cosa dice la giurisprudenza più recente?
Il Consiglio di Stato, nella sentenza di luglio 2025, ha chiarito che:
Se chiudi la tettoia con infissi che creano un locale chiuso, anche se per usi tecnici, stai costruendo un nuovo volume.
Non basta dire “è solo una pertinenza” o “è reversibile”, perché se lo spazio diventa indipendente e stabile, serve il permesso.
L’amministrazione può richiedere la demolizione solo delle parti abusive (infissi e vetri), non della struttura originaria della tettoia correttamente autorizzata.
Consigli pratici per chi vuole chiudere una tettoia o veranda con vetri:
Verifica sempre il titolo edilizio esistente: Prima di intervenire, controlla se la tettoia è stata regolarmente autorizzata. Se non c’è permesso, rischi subito sanzioni.
Valuta se stai creando un vero “locale chiuso”: Se la chiusura comporta la formazione di un ambiente stabile e autonomo, assicurati di richiedere il permesso edilizio.
Scegli VEPA solo se rispetti le condizioni: Le vetrate amovibili sono un’ottima soluzione solo se non trasformano lo spazio in un locale chiuso, non aumentano la volumetria e non cambiano la destinazione d’uso.
Consulta un tecnico esperto: Un architetto o un geometra può aiutarti a capire quando serve il permesso e come progettare l’intervento nel rispetto delle norme.
Attenzione all’ordine di demolizione: Se ti arriva un’ordinanza, sappi che la demolizione riguarda solo le parti abusive (le chiusure laterali) e non la struttura originale.
Valuta anche la sanzione pecuniaria: In alcuni casi, è possibile sostituire la demolizione con una multa, ma questa scelta avviene solo in fase esecutiva e non nell’ordinanza iniziale.
Chiudere tettoie e verande è una pratica comune, ma per evitare guai è fondamentale conoscere le regole! Se vuoi, possiamo aiutarti a orientarti tra permessi e normative, così i tuoi lavori saranno sempre a norma e senza pensieri.