Imu, Tasi e Tari spettano all’usufruttuario
Se, quindi, i lavori eseguiti sull’immobile concesso in usufrutto siano stati effettivamente lavori di riparazione straordinaria o di manutenzione straordinaria, le relative spese spettano al nudo proprietario al quale, però, l’usufruttuario dovrà corrispondere, durante l’usufrutto, l’interesse sulle somme sostenute per le riparazioni straordinarie.La legge chiarisce che sono riparazioni straordinarie quelle necessarie ad assicurare la stabilità dei muri maestri e delle volte, la sostituzione delle travi, il rinnovamento, per intero o per una parte notevole, dei tetti, dei solai, scale, acquedotti e muri di sostegno.
In un caso, però, le spese straordinarie toccheranno all’usufruttuario: è il caso in cui i lavori per le opere di manutenzione e riparazione straordinaria si siano resi necessari in conseguenza dell’incuria dell’usufruttuario nella manutenzione ordinaria che gli spetta.
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