giovedì 30 gennaio 2025

Successione nel contratto di Locazione residenziale

 


 Immagine da Pinterest

Affitto: cosa succede se muore il locatore?

Se il proprietario di un immobile in affitto muore, il contratto di locazione non deve essere rifatto: gli eredi subentrano automaticamente nella posizione del locatore, mantenendo gli stessi diritti e doveri. Il contratto resta valido senza necessità di una nuova registrazione all’Agenzia delle Entrate.

Subentro degli eredi

Gli eredi, accettando l’eredità, diventano i nuovi locatori con effetto retroattivo dalla data del decesso. Eventuali conflitti tra gli eredi non incidono sulla validità del contratto né sull’obbligo dell’inquilino di pagare il canone.

Cedolare secca e pagamento del canone

Gli eredi possono optare per la cedolare secca, comunicandolo all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dal subentro. Devono inoltre fornire all’inquilino le nuove modalità di pagamento del canone, dimostrando la loro legittimazione a riceverlo.

Conflitti tra eredi e tutela dell’inquilino

Se il conduttore paga il canone a un erede in possesso dell’immobile in buona fede, è liberato dall’obbligo, anche in caso di controversie ereditarie. Spetta agli eredi risolvere eventuali dispute senza coinvolgere l’inquilino.

domenica 26 gennaio 2025

Novità sulla Prima casa nel 2025! Legge di bilancio 2025, pubblicata il 31 dicembre in GU n 305


 Le novità del 2025 rappresentano un'occasione imperdibile per chi sta pensando di vendere la propria prima casa. 

Con 24 mesi a disposizione anziché 12, hai tutto il tempo per organizzare la vendita con calma e in modo strategico, senza rinunciare ai preziosi benefici fiscali. 

È il momento perfetto per trasformare questa proroga in un vantaggio concreto: pianifica, valuta e gestisci ogni dettaglio della transazione per massimizzare i risultati. 

Non lasciare che questa opportunità scivoli via, sfruttala al massimo! 🚀


Novità sulla Prima Casa 2025

Indice:

  1. Introduzione alle novità
  2. Perché è importante questa normativa?
  3. Cosa cambia nel 2025?
  4. Chi può beneficiarne?
  5. Vantaggi di queste nuove regole
  6. Implicazioni fiscali: cosa succede se non si rispettano i termini?
  7. Consigli pratici per chi deve vendere la prima casa
  8. Impatto sul mercato immobiliare
  9. Conclusione
  10. FAQ: Risposte rapide ai tuoi dubbi

Introduzione alle Novità sulla Prima Casa 2025

Buone notizie per chi sta pensando di vendere la prima casa! Dal 2025 arriva un’importante novità: hai più tempo per vendere il tuo vecchio immobile senza perdere le agevolazioni fiscali. Infatti, il termine per vendere la prima casa passa da 12 a 24 mesi. Questo vuol dire meno stress e più tranquillità per chi deve gestire la compravendita.


Cosa Cambia con le Nuove Regole?

Grazie alla Legge di Bilancio 2025:

  • Più tempo per vendere: il termine si allunga a 24 mesi.
  • Retroattività: vale per chi ha acquistato dal 1° gennaio 2025.
  • Agevolazioni garantite: ma solo se rispetti i nuovi tempi.

Esempio pratico:
Giulia ha comprato una nuova casa a marzo 2025, ma non è riuscita subito a vendere quella vecchia. Ora ha fino a marzo 2027 per farlo e mantenere i benefici fiscali.


Chi Può Beneficiare di Questo Cambiamento?

Se hai acquistato una nuova prima casa e non hai ancora venduto la vecchia, questa normativa fa per te.

Requisiti principali:

  1. La vecchia casa deve essere registrata come "prima casa".
  2. Devi spostare la residenza nella nuova entro 18 mesi.

Vantaggi della Proroga

  1. Più flessibilità: hai due anni per trovare il miglior acquirente.
  2. Meno stress: niente corse contro il tempo.
  3. Mantenimento delle agevolazioni: zero brutte sorprese fiscali.

Implicazioni Fiscali

Se non rispetti il termine di 24 mesi, rischi di perdere le agevolazioni e di dover pagare interessi e sanzioni.

Benefici fiscali principali:

  • Imposta di registro ridotta.
  • Aliquote agevolate per ipotecaria e catastale.

Consigli Pratici per Vendere

  1. Valuta bene il prezzo: fatti aiutare da un professionista.
  2. Promuovi al meglio: sfrutta siti web, social e annunci locali.
  3. Sistema l’immobile: piccoli lavori possono fare la differenza.

Impatto sul Mercato Immobiliare

Questa proroga potrebbe dare una bella spinta al mercato:

  • +15% nelle compravendite di prime case previste.
  • Transazioni più veloci: tempi medi ridotti del 10%.

Conclusione

Il 2025 porta grandi vantaggi per chi deve vendere la prima casa. Approfitta di questo cambiamento per pianificare con calma e strategia.


FAQ: Domande e Risposte Veloci

  • Quanto tempo in più ho per vendere?
    Due anni invece di uno.
  • E se non vendo entro i 24 mesi?
    Perdi le agevolazioni e paghi sanzioni.
  • Chi ha già comprato una nuova prima casa beneficia di queste regole?
    Sì, se l’acquisto è stato fatto dal 2025 in poi.
  • Quali documenti servono?
    Atto di vendita e dichiarazione sostitutiva.
  • Vale per tutti gli immobili?
    No, solo per quelli registrati come "prima casa".
sottolineo inoltre:

Occorre evidenziare che tra gli immobili ammessi al beneficio rientrano le abitazioni appartenenti alle seguenti categorie catastali:

  • A/2 (abitazioni di tipo civile)
  • A/3 (abitazioni di tipo economico)
  • A/4 (abitazioni di tipo popolare)
  • A/5 (abitazione di tipo ultra popolare)
  • A/6 (abitazione di tipo rurale)
  • A/7 (abitazioni in villini)
  • A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

Attenzione al fatto che le agevolazioni, inoltre, spettano anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio rimesse e autorimesse) e C/7 (tettorie chiuse o aperte), ma limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria. 

E’ comunque necessario che la pertinenza sia destinata in modo durevole a servizio dell’abitazione principale e che quest’ultima sia stata acquistata beneficiando dell’agevolazione "prima casa".

L’ agevolazione è esclusa per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali:

  • A/1 ( abitazioni di tipo signorile),
  • A/8 (abitazioni in ville)
  •  e A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico).
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/3949367/Guida_acquisto__Casa_imposte_e_agevolazioni_5062024.pdf/2a30330e-bc04-b486-ba96-c870c60ac66f

martedì 21 gennaio 2025

Tasse sulle seconde case: variazioni 2025

 

Le tasse sulle seconde case:



Per gli affitti brevi, l’aliquota sarà uniformata al 26%, eliminando la possibilità di applicare il 21% su uno degli immobili affittati.

Inoltre, chi possiede una seconda casa sfitta nello stesso Comune dell’abitazione principale dovrà pagare anche l’Irpef, un onere che non si applica se l’immobile si trova in un Comune diverso.

Vendita di immobili: attenzione alle plusvalenze

Le imposte sulla plusvalenza derivante dalla vendita di una casa variano in base al tempo trascorso dall’acquisto. Se la vendita avviene entro cinque anni, il guadagno viene tassato con aliquota ordinaria Irpef. Tuttavia, esistono esenzioni per chi reinveste il ricavato in una nuova abitazione entro 12 mesi.

Per le case ristrutturate con il superbonus, la tassazione è ancora più rigida: se vendute entro dieci anni dal termine dei lavori, si paga il 26% sulla differenza di valore generata dalla ristrutturazione.

 Aggiornamento delle Rendite Catastali: Un Altro Fattore di Aumento

Gli immobili sottoposti a ristrutturazioni devono obbligatoriamente aggiornare le rendite catastali. Questo aggiornamento, spesso legato all’aumento della classe catastale, comporta un incremento dell’Imu e può incidere negativamente sull’Isee del nucleo familiare. Inoltre, per le seconde case sfitte nello stesso Comune della residenza principale, l’aumento della rendita porta con sé un aggravio anche sull’Irpef.

 

 

venerdì 3 gennaio 2025

Da non credere!



 Oggi ho avuto altra prova della imprevedibilità umana.

Una collega, settimana scorsa, mi contatta perché un suo cliente cerca una casa a Sanremo per qualche mese. 

Appartamento trovato, visto, piaciuto. 

Preparo il contratto transitorio da fare asseverare e registrare. 

Il modello è quello standard ministeriale, le sole varianti, come ben sappiamo, possono essere inserite in "varie ed altre clausole" il resto è fisso non eliminabile. 

Il conduttore si rifiuta di firmare perché è "troppo lungo" e lui non ha "voglia di leggere tutte 'ste pagine!" 

Dice: ne prepari uno veloce veloce e io pago quello che devo senza problemi. 

Ecco. 

Collega imbarazzatissima, situazione in stallo. 

Spero in un' illuminazione notturna! 






martedì 31 dicembre 2024

2025


 Nuovo anno...

Sembra doveroso fare progetti, promesse su cosa desideriamo fare/avere nel prossimo anno.

Vi auguro, di cuore, di poter avere sorrisi e curiosità e di saper vedere in ogni ostacolo un'opportunità.


mercoledì 30 ottobre 2024

Rogito e assegni circolari.



 Ieri ho accompagnato le parti ad rogito per un immobile.

Il venditore è una persona indisponente sotto ogni punto di vista, e in più timorosa e prevenuta: pensa  sempre il peggio di chiunque, notaia compresa. 

Non si fida anche se, a parole, lo proclama. 

4 giorni prima del rogito chiama l'acquirente per chiedergli di fare i bonifici in modo tale da poter vedere le somme già accreditate. 

Risposta, ovviamente, negativa.

Chiede allora di avere deposito prezzo presso il notaio per non dover attendere i tempi tecnici di accredito degli assegni sul conto: gli viene spiegato che in questo modo i tempi aumentano.

Accetta, obtorto collo a suo parere, il pagamento con assegni circolari. 

Quando li riceve li guarda, guarda me, guarda le firme appena apposte sul rogito... E esclama : ma non vale! Qui non c'è la firma del sig. Xxxx (acquirente).. lo ripete per ben tre volte!

Alla mia replica :"e meno male! " si mostra piccato. 

Abbiamo dovuto spiegargli, io e la Notaia, che gli assegni circolari sono emessi dall'Istituto bancario che ne garantisce la capienza monetaria ed è per quello che la firma NON può essere del privato.... 

L’assegno circolare è sicuro

Perché è sicuro? Mentre un assegno bancario può essere emesso dal possessore senza la garanzia che sul conto abbinato ci sia la copertura necessaria a saldare il debito, per l’assegno circolare questo problema non si pone.

E’ emesso direttamente da una banca o posta, a fronte dell’emissione c’è la sicurezza che il titolo sia coperto da una somma di denaro.

Il titolare da ordine all’istituto di emettere l’assegno circolare dietro addebito della relativa somma sul conto corrente, nell’assegno emesso viene indicato il nome del beneficiario e la clausola di non trasferibilità oltre a tutti gli altri dati essenziali.

Quindi l'assegno circolare è un titolo di credito all'ordine emesso da una banca  autorizzata dall'autorità competente,  grazie a cui l’intestatario/beneficiario può incassare la somma indicata; 

ciò significa che l’assegno circolare è sempre coperto, non può mai essere a vuoto. È proprio per questo motivo che si utilizza l’assegno circolare quando si tratta di cifre consistenti, ad esempio per l'acquisto di un immobile o di un’auto.

Ho incontrato seguendo questa vendita situazioni diverse e scoperto che la tolleranza di uno sembra debolezza ad un altro e che la supponenza unita all'ignoranza saccente sono una combinazione pericolosa. 

Complimenti all'acquirente per la sua impeccabile imperturbabilità.. 

Si impara, sempre. 

https://economiapertutti.bancaditalia.it/pagare/assegno/?dotcache=refresh