Oggi un signore, in fase di proposta ha voluto ricevere spiegazioni sulla consistenza dell'appartamento oggetto del suo interesse. Leggeva consistenza 4,5 vani e non riusciva a capire come si giungesse a quel valore.
Si considera VANO qualsiasi stanza superiore a un minimo di m2 stabilito comune per comune.
Come il minimo anche il massimo di superficie varia da comune a comune da un minimo di 22 a un massimo di 30mq. circa.
La cucina è SEMPRE valutata un vano intero a prescindere dalla superficie purchè abbia gli impianti di cottura
A Sanremo, ad esempio:
"Articolo 34 - STANZE DA LETTO
La stanza da letto deve avere:
1) se per due persone: a) una superficie utile abitabile non inferiore a 14,00 metri quadrati;
2) se per una persona: a) una superficie utile abitabile non inferiore a 9,00 metri quadrati;"
(a Milano i valori minimi sono ora di 12 metri quadrati per la doppia e 8 per la singola: quindi su una stessa superficie complessiva potremo avere variazione di numero di Vani a secondo della città di riferimento.)
Agli accessori diretti , cioè quei locai ai quali si accede senza uscire dalla porta di casa, viene assegnato 1/3 di vano ( si calcolano così ripostigli, vani con superficie inferiore ai minimi stabiliti, corridoi, bagni, wc.)
Gli accessori indiretti cioè quelli che richiedono si esca dalla porta di casa per raggiungerli: cantine , ripostigli in cortile, soffitte etc. sono computati 1/4 di vano.
Alle attinenze scoperte quali terrazze, cortili esclusivi ecc. viene assegnata una percentuale che si va a sommare al totale dei vani accessori diretti e indiretti fino a un massimo del 10%
esempio:
- 1 Soggiorno/Living di mq 38 = vani 1 + Eccedenza (38-28)/28=1,36;
- 2 Camere da Letto = vani 2;
- 1 Ripostiglio = 1/3 di vano;
- 1 Disimpegno = 1/3 di vano;
- 2 Bagni = 2/3 di vano 0,66;
- 1 Antibagno = 1/3 di vano Totale calcolo dei vani catastali 5,02 + 0,25 = 5,27 Arrotondato a 5,5.
Nessun commento:
Posta un commento
Dimmi:....