venerdì 24 settembre 2021

Comodato d'uso

 




Il comodato è un contratto, previsto dall’articolo 1803 del codice civile, con il quale una parte consegna all'altra un bene, mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o un uso determinato, ed è, per sua natura, gratuito.

 Contemporaneamente è bene sottolineare come sia possibile parlare di comodato oneroso quando il bene viene ricevuto in cambio di una prestazione, come ad esempio quando si riceve un dato bene per un determinato periodo, in cambio della manutenzione di alcune parti dello stesso.

Nell’ambito del comodato delle case occorre evidenziare come il comodante possa comunque chiedere al comodatario il rimborso delle spese ordinarie sostenute per garantire l’uso dell’immobile (si pensi alle utenze oppure alle spese condominiali). Tuttavia, gli eventuali rimborsi percepiti dal comodante devono mantenersi nel limite di queste spese, altrimenti il contratto potrebbe essere inquadrato nell’ambito della locazione, con tutto ciò che ne conseguirebbe dal punto di vista civilistico e fiscale

Inoltre, la Corte di Cassazione ha stabilito che può essere oneroso anche quando ci si accorda  perché il comodatario paghi una somma periodica come rimborso di determinate spese (Sentenza Corte di Cassazione numero 3021/2001). Si tratta però di un’eccezione alla regola generale.

Per quanto riguarda la durata si possono avere due ipotesi:

  • contratto a tempo determinato, ovvero il comodato individuato implicitamente dall’articolo 1809 del codice civile;(è posto un termine all'uso del bene)
  • contratto detto “precario, ovvero quello definito dall’articolo 1810 del codice civile che afferma che se non è stato convenuto un termine né questo risulta dall’uso a cui la cosa doveva essere destinata, il comodatario è tenuto a restituirla non appena il comodante la richiede. Quindi in questa fattispecie non è previsto alcun termine di preavviso in favore del comodatario.
  • Il contratto va registrato se realizzato in forma scritta, entro i 20 giorni dalla stipula,; non può venir inviato all'AE per via telematica ma solo prendendo appuntamento "de visu".
Il costo della registrazione è fisso: si pagano € 200,00 per imposta di registro e € 16 di imposta di bollo per ogni 4 facciate scritte (comunque ogni 100 righe); se vi sono più copie ogni copia deve avere una marca da bollo.

Le imposte ed anche i bolli devono essere versati con F24 utilizzando il codice tributo 1550 e il 1552 per l'importo di16 € per ogni marca da bollo.


deve anche esser compilato il modello 69(richiesta di registrazione)



 ( https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/256138/Modello+69+contratto+locazione_modello+69_mod.pdf/2aef9fa6-7c02-577c-fd9e-452595f6946b)

E' possibile delegare un terzo, in forma scritta, allegando copia del proprio documento d'identità.





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